EscapeSai d'esser scoperto,
agli strazi del mondo. Il taglio divaricato nel petto, lo squarcio dolcemente aperto, trasuda anima. Colante. Sulle polveri del pavimento, dove i piedi affogano ed il buio tracima. Aria esausta. Spifferi, a sfiorare i nervi scoperti. Sai d'esser colmo, di mari e lacrime. Son tutte spine le stelle sospese, piogge acute e nere. Dietro il vetro, nel mio respiro, sogno luce. Sotto le macerie, un battito sopravvive Alessandro Cocca |